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novembre
Presentazione del libro ARNEO a cura di Guido Guidi e Stefania Rössl
22.11.2025 / Biblioteca comunale G. Bovio - Trani
Sabato 22 novembre 2025, ore 17.30
Un viaggio nel cuore dell’Arneo, tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, per raccontare un territorio che continua a mutare, sospeso tra memoria, paesaggio e identità.
La Città di Trani, in collaborazione con l’associazione ArgentoVivo, invita a partecipare alla presentazione del libro di ARNEO, volume fotografico (ed. Claudio Grenzi, 2025) curato da Guido Guidi e Stefania Rössl, nell’ambito di un progetto promosso da ArgentoVivo e OMNE – Osservatorio Mobile Nord-Est.
Dopo i saluti istituzionali di apertura, l’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Alessia Venditti, PHD in storia dell’Arte e della Fotografia, e vedrà la partecipazione in collegamento di Guido Guidi e Michele Buda, insieme agli autori presenti in sala – Corrado Catania, Michele Cera, Francesco Conti, Gianmario Corsi, Costantino Forte e Samuele Vincenti – per un dialogo sui temi centrali del libro: il tempo, la trasformazione e la memoria collettiva.
Un’indagine sul territorio e sul suo immaginario
Un tempo distesa di terre incolte e selvagge, poi teatro delle lotte contadine degli anni Cinquanta e del celebre “rogo delle biciclette” di Boncore, l’Arneo è oggi un luogo in cui si intrecciano passato e futuro.
ARNEO nasce dal desiderio di indagare, attraverso la fotografia e la sociologia, cosa resta di un territorio che ha conosciuto abbandono, riscatto e rinascita.
Il volume raccoglie i lavori di dodici autori – Guido Guidi, Michele Buda, Cosimo Calabrese, Corrado Catania, Michele Cera, Francesco Conti, Gianmario Corsi, Costantino Forte, Carmelo Roberto, Stefania Rössl, Massimo Sordi e Samuele Vincenti – e i contributi testuali di Giancarlo Greco, Stefania Rössl, Filomena Ranaldo, Giuseppe Calò e Jessica Niglio.
Il progetto grafico è firmato da Damiano Fraccaro / Otium.
“Cosa è rimasto dell’Arneo?” è la domanda che attraversa l’intero lavoro, e ne racchiude il senso più profondo: un invito a riflettere sul legame tra comunità, memoria e paesaggio.